Lo sapevi che anche i dati pseudonimizzati sono soggetti alla normativa sulla protezione dei dati, ma che il loro utilizzo è più sicuro? Il rischio di abuso è infatti più basso e la legge ne permette un uso più ampio. Ad esempio è possibile utilizzarli per effettuare statistiche sui dipendenti o sondaggi sui clienti o per registrare i visitatori di un sito web.
Nel video il nostro legal advisor di lawpilots spiega il concetto di pseudonimizzazione con l’esempio dei dati di un cliente.
L’importante è che i dati pseudonimizzati non possano essere facilmente decodificati o riattribuiti a persone. Se ad esempio si salva due volte lo stesso file Excel sul computer, una volta nella forma originale e una in quella pseudonimizzata, i dati non sono sicuri, poiché facilmente ripristinabili.
Suggerimento: in caso di dubbio è sempre preferibile cancellare, codificare oppure sostituire con intervalli.
Per approfondire i principi e i concetti introdotti dal nuovo GDPR vai al nostro corso online “La protezione dei dati per il personale“.